Fede e libertà spirituale

23/06/2021 – Nell’ottica dello “Spirito di Assisi” e del Dialogo Interreligioso, organizzato dal Centro Studi Francescani per il Dialogo Interreligioso e le Culture di Maddaloni (CE), si è tenuto in videoconferenza un incontro sul tema “Fede e Libertà Spirituale”

I temi della libertà spirituale e della fiducia sono affrontati nei capitoli relativi alla preziosa esistenza umana nei principali trattati di Dharma, come ad esempio il “Lam Rim Chen Mo – Il Grande Trattato sugli Stadi del Sentiero dell’Illuminazione” di Lama Tsong-Kha-Pa o il “Il Gioiello magico del Dharma supremo” del signore Gampopa. La preziosa esistenza umana è la prima delle quattro nozioni fondamentali che trasformano la nostra mentalità, come insegnato da Kalu Rinpoce.

La preziosa esistenza umana.
Difficilmente si ottiene e facilmente è perduta.”
La vita umana è preziosa, libera e qualificata,

(Testo estratto dal “Nettare degli Yogi senza complicazioni” – Kusali – Aria Jonangpa)

Si possono semplicisticamente individuare tre tipi di esistenza umana:

  • La cattiva esistenza umana: la condizione in cui, in preda alle emozioni conflittuali, si segue uno stile di vita non virtuoso che è causa di sofferenze;
  • l’esistenza umana banale: la condizione ordinaria della maggior parte degli esseri umani, senza alcuna caratterizzazione particolarmente positiva o negativa;
  • la preziosa esistenza umana: la condizione in cui vi è un vissuto significativo e consacrato alla via spirituale.

È importante interrogarsi: libertà da cosa? E libertà di fare cosa?

Sebbene tutti gli esseri siano pervasi dalla natura di Buddha, ovvero dalla natura della mente con le qualità innate di saggezza e compassione, non tutti sono nelle condizioni propizie di poterla realizzare. La preziosa esistenza umana è lo stato esistenziale migliore per percorrere il sentiero spirituale verso l’illuminazione.

Negli insegnamenti tradizionali si associa la preziosa esistenza umana ad alcune libertà e alcune qualificazioni, quindi non tutti abbiamo la preziosa esistenza umana.

Liberi da cosa?

Si tratta di libertà dagli stati di coscienza senza libertà, ovvero essere liberi da ciò che oscura la nostra libertà naturale.

Vi sono stati in cui l’esistenza:

  • è prevalentemente condizionata dalla sofferenza causata da emozioni conflittuali come odio, rabbia, attaccamento o bramosia, indifferenza o ignoranza, oppure
  • è caratterizzata da stati di grande beatitudine e le emozioni prevalenti sono l’orgoglio e l’invidia.

In questi stati si è, dunque, quasi completamente rapiti dalla sofferenza o dalla beatitudine. Nella condizione umana, invece, si può sperimentare la sofferenza, ma si hanno anche la libertà, il tempo e l’energia per impegnarsi nello sviluppo spirituale che conduce al risveglio.

Tuttavia, vi sono esseri umani che non hanno le condizioni migliori:

  • chi ignora completamente gli insegnamenti e rifiuta qualsiasi sentiero spirituale;
  • chi persegue visioni erronee,
  • chi vive in tempi e luoghi senza la possibilità di incontrare insegnamenti;
  • chi non ha facoltà di comprensione.

Le qualificazioni della preziosa esistenza umana sono relative all’individuo o che si possono acquisire solo grazie agli altri.

Le qualificazioni individuali sono:

  1. Nascere come essere umano;
  2. Nascere in un luogo dove è possibile seguire gli insegnamenti e avere la guida di un maestro;
  3. Non avere problemi seri di comprensione degli insegnamenti e di comunicazione;
  4. Non aver commesso azioni particolarmente gravi, come ad esempio uccidere il padre o la madre;
  5. Avere fiducia negli insegnamenti.

Le cinque qualificazioni che vengono da altri fattori sono:

  1. Che un buddha si è manifestato in questo mondo,
  2. Che il Buddha ha dato i suoi insegnamenti,
  3. Che questi insegnamenti sono ancora vivi,
  4. Che ci sono ancora persone che seguono quegli insegnamenti, e
  5. Che ci sia la presenza in essi di un atteggiamento “d’amore benevolente verso altri” nel dare gli insegnamenti.

Spesso non si apprezzano queste condizioni favorevoli e si sprecano il tempo e le energie non impegnandosi nello studio e nella pratica per il risveglio. Non si apprezza che la vita umana “difficilmente si ottiene”: considerando le innumerevoli forme di esistenza, la probabilità di nascere in un corpo umano è infinitesimale. E non si considera a sufficienza che “facilmente è perduta”: la morte è per tutti certa e il momento della morte è incerto. Questa riflessione dovrebbe far emergere l’urgenza della pratica, per non farsi trovare impreparati nel momento del trapasso.

La preziosa esistenza umana è ottenuta con le azioni virtuose, con cui poniamo i semi di rinascite felici, abbandonando tendenze egocentriche.

La fiducia è uno degli elementi caratterizzanti la preziosa esistenza umana: ci consente di impegnarci con gioia nella via.

La fiducia non è fede cieca in dogmi, in verità concettuali, ma ispirazione del cuore.

Ci sono tre livelli di fiducia in una prospettiva progressiva:

– la fiducia dell’ammirazione” o “dello stupore” con cui si ha ispirazione dai Tre Gioielli (Buddha, Dharma, Sangha);

– la fiducia dell’aspirazione” è fondata sulla prima forma di fiducia, è l’aspirazione a al risveglio;

– la fiducia della certezza che si ha quando si acquisisce con la pratica l’esperienza autentica della verità degli insegnamenti.

Un passo oltre la fede è la devozione al maestro.”, afferma Chogyam Trungpa Rinpoce. Nel Dharma, la devozione è la ricettività agli insegnamenti.

“L’esperienza di mahamudra dipende solo dalla devozione.
Come si dice nei testi:
una grande devozione porta una grande realizzazione;
una devozione media porta una media realizzazione;
una devozione debole porta una realizzazione debole.”

(Dal libro “The Profound Treasury of the Ocean of Dharma” – Volume Three “The Tantric Path of Indestructible Wakefulness” di Chogyam Trungpa

Chogyam Trungpausa usa la pioggia che cade su un fiore per descrivere la devozione come apertura. Quando la pioggia cade su un fiore, se il fiore è umile e aperto, può ricevere l’acqua che lo rende bello e gli dà lunga vita; ma se il fiore non è desideroso di pioggia, non si apre. Quindi la devozione è un desiderio ardente di ricevere la verità che è insegnata dal maestro, fino in fondo. Uno studente con devozione è come un fiore aperto alla pioggia. Quando lo studente si apre, lo studente può essere vivo e senza nevrosi.

“L’intero processo si basa sulla comprensione del valore della verità che ti è stata insegnata, piuttosto che dipendere da una fede cieca. Senti che ciò che ti è stato insegnato ha senso e che sta iniziando a funzionare su di te. Non importa se sia doloroso o piacevole. Gli insegnamenti stanno cominciando a trasformarti verso la possibilità del non-ego.”

(Dal libro “The Profound Treasury of the Ocean of Dharma” – Volume Three “The Tantric Path of Indestructible Wakefulness” di Chogyam Trungpa

Concludo con le parole di San Francesco sul tesoro prezioso e raro che dobbiamo riscoprire nelle nostre esistenze per centrarci sull’essenziale.

“Sono qualcuno che cerca la Luce. Come un cieco. Io ero un cieco, ma Fratello Sole mi ha finalmente illuminato. E ora riesco a vedere così chiaro. Come posso spiegarmi. Voglio vivere come i passeri del Cielo, voglio respirare la Libertà e la Purezza che loro respirano. Il resto non mi serve, capite? Ma se lo scopo della vita è ridotto a questo ingranaggio folle che umilia le nostre esistenze, non è per me. Ci deve essere qualcosa di meglio. ….. Ed è questo che dobbiamo recuperare! Questo tesoro!”

(San Francesco D’Assisi)

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