ERCOLANO (NA) – 25 novembre 2022 – ore 9,30 – presso il MAV Museo Archeologico Virtuale si è tenuto, in occasione della “Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne” l’incontro “PER UNA CIOCCA DI CAPELLI”, promosso dal comune di Ercolano e dall’Istituto d’Istruzione Superiore “Adriano Tilgher” per dare voce alla rivendicazione dei diritti delle donne in Iran e in ogni parte del mondo dove vengono discriminate. Esponenti di tutte le Religioni, del mondo scolastico e amministrativo hanno espresso la loro testimonianza su questo tema di grande attualità per tutto il genere umano.
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Il tema che stiamo affrontando attiene sostanzialmente la relazione, l’incontro fra uomo e donna da inquadrare anche nella dimensione spirituale.
“L’aspetto cruciale della religione è riunire le persone, non dividerle” – S.S. il Dalai Lama
Come afferma Sua Santità, tutte le religioni sono sorelle: tutte promuovono tre impegni:
- non fare del male a se stessi e agli altri;
- fare del bene;
- riconoscere il bene che è in tutti gli esseri.
Non fare del male
Tutti noi, uomini e donne, desideriamo non soffrire e aspiriamo alla felicità; ma spesso compiamo azioni che creano le condizioni di conflitti, disarmonie e conseguentemente dolori e disagi.
Qual è la causa della sofferenza. Pre il buddhismo è la causa di tutte le disarmonie e di tutte le sofferenza è l’essere attaccati alla nostra identità, ai nostri principi, alla nostra religione. Quando penso in modo rigido al mio essere “uomo, buddhista,..” mi allontano dagli altri, segno una separazione con gli altri: donne, musulmani, cristiani,.. E in questa separazione si sviluppano conflitti e disagi.
Fare del bene
L’emblema dell’amore incondizionato è nostra madre. La donna offre il suo corpo per dare alla luce la vita, fa sacrifici per la crescita e l’educazione dei figli. Invece, spesso facciamo del male alle donne.
Riflettendo sulle tante persone da cui dipendiamo in modi diversi (il panettiere che produce il pane, l’insegnante …), realizziamo che come esseri umani siamo parte di una rete di interdipendenza, e comprendendo che dipendiamo tutti gli uni dagli altri, possiamo avvertire l’importanza di prenderci cura gli uni degli altri. L’amore è prendersi cura degli altri.
“Avendo meditato sull’amore e sulla compassione, ho dimenticato ogni differenza tra me e gli altri”.
— Milarepa, yogi dell’anno mille
Riconoscere il bene che è in tutti gli esseri
Uomini e donne hanno caratteristiche fisiche diverse, ma c’è una realtà più profonda che accomuna tutti gli esseri umani.
Vi è una natura fondamentale presente in tutti gli esseri: in tutti noi sono presenti sia una componente maschile che una femminile. L’ elemento maschile corrisponde alla beatitudine, all’energia, che spesso si manifesta come aggressività- L’elemento femminile corrisponde all’intelligenza profonda, intuitiva, alla radiosità, che spesso si manifesta con desiderio e bramosia.
Se ci focalizziamo maggiormente su ciò che ci distingue, come uomini e donne, aumentiamo la separazione e di conseguenza la disarmonia e i disagi.
Se invece riconosciamo ciò che ci accomuna (tutti aspiriamo alla felicità, alla pace, proviamo le stesse emozioni, …), riscopriremo un senso di fratellanza universale.
“Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar se stesso.”
- Lev Tolstoj
Il cambiamento deve partire da ciascuno di noi, nel nostro modo di relazionarci con l’altro dell’altro sesso, di altra religione, di altra etnia…
“Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”
– Mahatma Gandhi